Sisma: Si scava ancora tra le macerie: 238 le persone estratte vive
Smentite le voci di speranza su alcune persone ancora vive all’Hotel Roma di Amatrice. Il bilancio dei morti è ancora provvisorio. Continua lo sciame sismico. Sabato i funerali solenni ad Ascoli Piceno con Mattarella, Renzi e il presidente del Senato, Grasso
Mentre la terra continua a tremare, sale il bilancio delle vittime del terremoto che, nella notte tra martedì e mercoledì, ha colpito tra Marche e Lazio e che ha praticamente raso al suolo Amatrice e Accumoli (in provincia di Rieti) e Arquata del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno). Le vittime accertate – ma il bilancio è provvisorio – sono 268, di cui 208 ad Amatrice. Si continua a scavare tra le macerie in cerca di sopravvissuti ma le speranze si affievoliscono di ora in ora. E sono state smentite le voci che si erano diffuse in mattinata circa uno o più sopravvissuti sotto le macerie dell’Hotel Roma.
Il bilancio delle vittime
Il bilancio delle vittime è di 268 morti e 387 feriti: nel dettaglio, le vittime sono state finora 49 ad Arquata del Tronto (comprendente anche la frazione di Pescara del Tronto), 208 ad Amatrice (comprendente le vittime finora recuperate nei crolli nelle numerose frazioni) e 11 ad Accumoli. Moltissime anche le persone salvate: sono 238 le persone estratte vive dalle macerie, 215 salvati dai Vigili del Fuoco e 23 tratti in salvo dal Soccorso Alpino. Speranze sfumate invece all’eliporto di Amatrice, dov’è in mattinata era scattato l’allarme per un intervento di soccorso d’urgenza da compiere all’Hotel Rona. Gli elicotteristi rianimatori della Guardia Costiera che avevano confermato la richiesta di un intervento di soccorso hanno ricevuto il contrordine. Purtroppo la voce dei possibili superstiti sotto le macerie dell’Albergo simbolo del terremoto era autentica ma infondata. Il tenente Bazzurra che aveva confermato la richiesta di intervento per «più di due persone ancora in vita» ha ricevuto il contrordine. I vigili del Fuoco, che avevano fatto scattare l’allarme con l’allerta del responsabile dell’eliporto, degli elicotteristi e delle squadre di soccorso alpino, non hanno trovato nessun superstite. «Purtroppo in questo clima può succedere» spiega il medico elicotterista.
Il sindaco di Amatrice: «Mancano all’appello 15 persone»
Il numero delle vittime è ancora provvisorio. «Mancano tante persone. Ho stimato a braccio una quindicina di persone. Manca chi faceva il pane. Manca la macellaia, mancano dei bimbi – ha detto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, davanti alla telecamere – Mancano ancora persone all’appello, stimo a braccio almeno quindici persone». Ad Arquata del Tronto, invece, i Vigili del fuoco comunicano di non avere più segnalazioni di dispersi nelle zone terremotate. Continua comunque la ricognizione generale dei luoghi disastrati con l’ausilio delle unità cinofile e il trasferimento della colonna dei vigili del Veneto per coprire le necessità di lavoro locali.
Lo sciame sismico
Intanto la terra continua a tremare. Un nuova forte scossa di magnitudo 4.8 si è verificata alle 6:28 ad Amatrice ed ha provocato nuovi crolli negli edifici già danneggiati. Lo sciame sismico non si è mai fermato dopo la prima scossa del sesto grado che ha sgretolato case ed edifici. Sono state 928 le scosse registrate dopo quella delle 3.36 del 24 agosto. Solo dalla mezzanotte sono state 50. In particolare, particolarmente forti sono stati gli episodi registrati all’1,49 di magnitudo 3,6, alle 2,04 magnitudo 3.8, alle 6,08 e 6,21 magnitudo 3.o, fino a quella molto potente di magnitudo 4.8 delle 6,28. E anche questa nuova forte scossa, come era accaduto anche giovedì, ha causato nuovi crolli ad Amatrice negli edifici già colpiti dal sisma. I crolli non hanno coinvolto le squadre dei vigili del fuoco che sono al lavoro in due luoghi distinti di corso Roma: l’Hotel Roma, da dove in serata è stata estratta una vittima, e una casa privata.
Gli effetti del terremoto
Per effetto del sisma che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto, in corrispondenza di Accumoli, il suolo si è abbassato di 20 centimetri. Lo indicano le prime immagini della faglia rilevate dai satelliti e rese note dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, da consiglio Nazionale delle Ricerche e Dipartimento della Protezione civile.
La seconda notte degli sfollati
I nuovi movimenti della terra hanno reso angosciosa la seconda notte nelle tendopoli delle centinaia di sfollati, in aggiunta alla temperatura scesa a 8-10 gradi. Sono 2.100 – a fronte di una disponibilità di 3500 posti letto – il numero di persone che hanno trovato alloggio nelle tende allestite dalla Protezione civile e dai volontari nelle zone terremotate di Lazio e Marche. Il loro numero è cresciuto sensibilmente rispetto alla prima notte. Vanno poi aggiunte le 600 persone che hanno trovato riparo nelle tende allestite in Umbria, in particolare nella zona di Norcia dove il terremoto non ha causato vittime e danni sensibili alle abitazioni ma qui la popolazione continua ad avere paura di eventuali scosse (come poi in effetti ci sono state) e quindi almeno nelle prime notti successive al devastante terremoto preferisce dormire fuori casa.
I funerali e la visita di Mattarella
I funerali solenni delle vittime marchigiane del terremoto si terranno sabato mattina ad Ascoli Piceno in Duomo alle 11.30. Sarà presente il Capo dello Stato Sergio Mattarella che – prima del rito solenne – sarà in visita ad Amatrice. Le esequie, celebrate dal Vescovo Monsignor Giovanni D’Ercole nella palestra adiacente all’ospedale Mazzoni, si svolgeranno alla presenza delle massime autorità dello Stato, compreso il presidente del Consiglio. Renzi ha proclamato una giornata di lutto nazionale con l’esposizione di bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio italiano. I funerali delle vittime di Amatrice e Accumoli si svolgeranno invece martedì 30 agosto alle 18 in un giardino all’aperto nel paesino del reatino «senza le salme». Lo ha annunciato Domenico Pompili, vescovo di Rieti, parlando ai microfoni di Rainews24. «Questo – ha spiegato – sarà un modo per rielaborare il lutto» ricordando anche «tutte le vittime anche di Accumoli».
Blocco delle tasse nelle zone colpite
Intanto il consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza e lo stanziamento dei primi 50 milioni di euro per l’emergenza. Il premier Matteo Renzi ha anche annunciato il «blocco delle tasse» nelle zone colpite dal sisma. L’Abi invita le banche a sospendere le rate dei mutui delle case danneggiate. L’Ania ha chiesto alle compagnie assicurative di prorogare il pagamento dei premi. Groupama l’ha già comunicato.