Padova, la cicogna arriva sull’ambulanza del 118
Lisa ha fretta: nasce sull’ambulanza diretta all’ospedale. Mamma Moira sale, papà Paolo la segue con l’auto di famiglia. Poco dopo il mezzo si ferma e dentro si sentono i primi vagiti.
RUBANO. Aveva proprio tanta fretta di nascere la piccola Lisa, venuta al mondo dentro l’ambulanza del 118 che stava portando la sua mamma all’ospedale. Dove sono arrivate abbracciate e ancora unite dal cordone ombelicale, insieme al papà e ai sanitari dell’ambulanza, che tra commozione, giubilo e selfie commemorativi, per una volta tanto hanno continuato il loro turno con una storia bella da raccontare.
La piccola Lisa, nata lo scorso 31 agosto, sta benissimo: visino rilassato, non ha nemmeno pianto tanto. Un angioletto di bimba.
«Sarà una bella storia da raccontare anche a lei quando sarà grande», racconta mamma Moira Vescovi, 37 anni, che abita a Villaguattera, «ma per ora vorrei tanto ringraziare il personale dell’ambulanza che ci ha assistite. Sono stati gentilissimi e molto rassicuranti: quando ho sentito che stava nascendo, mi sono detta che comunque c’erano loro al mio fianco e mi sono sentita tranquilla. E infatti tutto è andato per il meglio». Mamma Moira con il suo frugoletto domenica ha cercato di rintracciare invano l’equipaggio del 118 di Caselle di Selvazzano in occasione di un’esercitazione: spera quindi che l’appello pubblico possa giungere a loro, insieme alla sua riconoscenza. «Ho già una bimba, Giada, di 5 anni», racconta Moira, «nata dopo un’ora e mezzo di travaglio appena. Ma questo parto è stato completamente diverso. Non sembravano doglie, ma quasi indigestione. Quando i dolori si sono fatti più forti, mio marito ha chiamato l’ambulanza alle 8.45 e ci ha seguite in auto. Passato Ponterotto, ci siamo fermati verso via Due Palazzi».
Quando hanno aperto il portellone, papà Paolo Targa si è trovato davanti la moglie con il braccio la loro piccolina. Erano le 9.18 e distavano due chilometri appena da casa. Mamma Moira è una grande sportiva e il giorno prima di partorire era stata in piscina a nuotare: forse anche questo l’ha aiutata a far sì che questo parto sia stato così rapido.
di Cristina Salvato