Ambulanze in fila e zona gialla: la Sicilia nell’incubo Covid
Segnate gli orari: 18.01.18.04. 18.18. 18.40. Sono le ambulanze arrivate al pronto soccorso dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo, in rapida successione, in un giorno recente, con un paziente Covid a bordo. Non è nemmeno un evento raro, succede sempre più spesso. E, in qualche caso, si sono riviste, come raccontano i medici, le file dei mezzi di soccorso congestionati, impossibilitati a ‘sbarellare’, cioè a lasciare i pazienti e andarsene.
Ambulanze in fila
Il caos delle ambulanze c’è stato a Partinico, che dovrebbe respirare con i posti Covid di Termini Imerese, c’è stato a Villa Sofia, al Civico, al ‘Cervello’. Non c’è differenza tra le aree d’urgenza per il coronavirus e le altre. La progressiva occupazione degli spazi Covid, soprattutto per i non vaccinati ricoverati, intasa il sistema nel suo complesso. Si parla di riconvertire, almeno parzialmente, anche il pronto soccorso dell’ospedale Civico.
Positivi (anche tra i medici)
Oltretutto, in ogni pronto soccorso è facilissimo rintracciare dei positivi con il tampone rapido. Una cosa già vista. Arrivano per un altro problema e risultano contagiati. Anche alcuni operatori sanitari, i primi vaccinati con la doppia dose, si stanno positivizzando. La maggior parte sta benissimo o ha sintomi lievi. Ma il dottore Vittorio Giuliano, primario del Policlinico, è stato comunque malissimo.
In questo incubo che ritorna in forze, il colore della Sicilia, tendente al giallo, è un dettaglio in più. Gli ultimi dati farebbero pensare di sì. “Nonostante l’aumento dei posti disponibili ufficiali nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva, la Sicilia – dice il professore Giovanni Sebastiani, matematico – è oltre le rispettive soglie del 15% e 10% per occupazione di posti e quindi, a rigore, dovrebbe essere dichiarata zona gialla venerdì 27 agosto, con entrata in vigore effettiva lunedì 30 agosto”.