REGGIO CALABRIA – IL 118 CHIAMA AIUTO
Le Scriventi Organizzazioni Sindacali, a seguito della CISL funzione Pubblica di Reggio Calabria ha più volte denunciato le carenze strutturali e strumentali del SUEM 118, ha reiteratamente evidenziato le problematiche sussistenti nell’ambito di questo importantissimo servizio che ha il compito di prestare soccorso attraverso l’invio tempestivo di un mezzo idoneo sul luogo dell’evento, ma tuto questo nella provincia di Reggio Calabria diventa sempre più difficile, in alcuni casi impossibile.
Adesso è il SUEM 118 a chiedere aiuto, delle ambulanze aziendali in dotazione all’ASP, quelle di Reggio Calabria, Scilla, Locri e Taurianova sono guaste e per la riparazione passesebbero da dieci a quindici giorni.
Manca un contratto con un’Officina di riferimento e di volta in volta bisogna espletare procedure lunghissime per aggiudicare l’intervento di riparazione, con arenza totale di mezzi di scorta per sostituire quelli guasti.
Si sopravvive alla giornata, sempre alla ricerca di soluzioni tampone, ricorrendo ad associazioni private che alcune volte ma non sempre riescono a supportare il servizio pubblico.
La gravità in cui versa l’intero SUEM 118 e le difficoltà operative dei suoi Operatori, sono evidenti e a poco serve il loro sacrificio su un campo non supportato da tecnologia, affidabilità ed organizzazione.
Le prime vittime di quest’assurda condizione, sono proprio i Lavoratori dell’emergenza SUEM 118, coscienti di quanto potrebbero dare e di quanto siano costretti a subire impotenti, ridimensionati ed umiliati.
La CISL FP di Reggio Calabria ha ripetutamente sollecitato idonee soluzioni ma le reazioni sono state sempre momentanee ed insufficienti, pertanto è giusto puntualizzre che nessuna responsabilità può essere imputata direttamente agli operatori del SUEM 118.
In una fase critica come quella attraversata dalla Sanità Reggina, disarmare un settore fondamentale per l’ASP stessa e per l’Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrinò Morelli, è pericolosissimo, considerando che la Popolazione Provinciale già paga il conto salato di non avere servizi fondamentali,tempi di percorrenza adeguati e possibilità di accesso alle cure che il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe garantire in modo omogeneo.
La responsabilità sono ben lontane dal settore stesso che finora ha reagito in modo impeccabile, compensando con l’esperienza e la professionalità, rischiando in prima persona e preoccupandosi solo di essere pronti a “salvare”.
L’appello della CISL FP è quello di intervenire immediatamente per rimettere in strada i pochi automezzi disponibili e attivare procedure adeguate per le forniture che un 118 “deve” avere, per rispondere alle emergenze del territorio.
Per tutto lo Staff sarebbe un danno e una beffa far passare l’idea del “si salvi chi può”.
Scrivono in una nota stampa il Segretario Aziendale Salvatore Taverriti e il Segretario Generale Aggiunto Giuseppe Rubino.