Il 118 di Nicchio: «Noi pronti al test su droga e alcol»
Autisti e soccorritori accettano di sottoporsi all’esame. Il presidente di Soccorso Azzurro: «Primi in Lombardia»
MANTOVA. Guerrino Nicchio l’idea ce l’aveva in testa già da un po’ di tempo: sottoporre autisti e soccorritori di Soccorso Azzurro, la cooperativa da lui presieduta che svolge attività di urgenza ed emergenza nella rete del 118, al test sull’uso di alcol, droghe e altre sostanze psicotrope.
«I nostri soccorritori – ha sempre sottolineato – non hanno nulla da nascondere nè da temere». E così è stato. Lunedì scorso durante l’assemblea della cooperativa il consiglio di amministrazione di Soccorso Azzurro ha rivolto la domanda ai soci e il sì è stato unanime, dando di fatto il via libera al primo atto di indirizzo di questo tipo in Lombardia.
«E’ una risposta che mi fa molto piacere – commenta Nicchio – anche perché data quasi al buio, senza sapere frequenza e modalità di controllo, che dobbiamo ancora valutare e decidere».
Sarà ora la direzione tecnica a stabilire come e quando saranno effettuati i controlli su tasso alcolemico, assenza di tossicodipendenza, assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. In questo caso la forma cooperativa di Soccorso Azzurro ha aiutato a velocizzare i tempi ed a rendere possibile una verifica che un dipendente avrebbe il diritto di rifiutare. I soci di Soccorso Azzurro ne hanno invece condiviso completamente questa finalità. Il divieto di bere o di prestare servizio in uno stato di alterazione è già presente nelle linee guida regionali, come pure nei codici etici e di comportamento di numerose associazioni.
Soccorso Azzurro ha voluto dare maggiore concretezza alle norme scritte, per garantire la massima serenità e tranquillità al cittadino-utente: «Se fossi dall’altra parte e mi rapportassi con un soccorritore il cui fiato puzza d’alcool mi sentirei in profondo disagio – continua Nicchio –. Purtroppo apprendiamo dalla cronaca che in tutta Italia si compiono le irregolarità più disparate, da parte di chi invece dovrebbe agire con la massima coscienza e professionalità. Gli ultimi clamorosi casi di ambulanze senza assicurazione e senza revisione denunciati da recenti trasmissioni televisive ne sono la testimonianza. Pensiamo sempre che siano casi lontani, che non riguardano noi, finché ce li troviamo in casa. Ma in quel momento agire è tardi, bisogna prevenire».
La proposta avanzata dal cda di Soccorso Azzurro contempla anche un convegno con le forze dell’ordine per sensibilizzarne l’operato nei confronti dei mezzi di soccorso. «Vogliamo distinguerci – conclude Nicchio – per trasparenza, competenza e serietà, per garantire al cittadino un servizio di qualità superiore alla media».