Messina. Il NurSind denuncia i disagi degli operatori del 118
Tra mancanza di formazione, graduatorie non perfettamente in regola e assenza di divise regolamentari, il sindacato alza la voce per far valere i diritti dei lavoratori e dei cittadini.
Periodo critico per il personale infermieristico operante nel 118.
A denunciare la situazione è il Nursind Messina, il sindacato delle professioni infermieristiche. Già da tempo il sindacato aveva portato a galla il malumore degli operatori del servizio di pronto soccorso sanitario riguardo la mancata fornitura delle divise. Gli operatori erano costretti a provvedere da soli all’acquisto, senza ottenere rimborsodegli indumenti di protezione da indossare durante l’orario di lavoro.
Gli indumenti di protezione, da indossare obbligatoriamente per legge e rispondenti a specifiche caratteristiche, sono a carico delle aziende sanitarie; a Messina e provincia sono invece gli stessi operatori a fornirsi di “divisa”, creando una confusione di colori e indossando spesso e volentieri abbigliamento non idoneo e non in linea con quanto stabilito dal decreto assessoriale 999/2015. Di questa situazione anche la Procura della Repubblica è stata informata.
Ma a preoccupare il Nursind Messina,rappresentato dal segretario territoriale Ivan Alonge, è anche la mancanza di coordinamento del personale del 118 all’interno della centrale operativa messinese. Si assiste spesso – stottoliena il sindacato – a operazioni di soccorso con personale non adeguatamente preparato o con scarsa conoscenza dei mezzi poiché manca il periodo di affiancamento. Il personale viene spostato, da un giorno all’altro, nelle diverse sedi presenti sul territorio messinese, e precisamente tra il Papardo, l’elisoccorso e l’automedica di Gazzi, senza essere adeguatamente preparato o autorizzato, stante il nuovo regolamento, a salire a bordo di tali mezzi. In altre postazioni invece per la legge 161/2014 che regola l’orario di lavoro dei dipendenti della sanità pubblica si creano dei turni vuoti, come accaduto con l’ambulanza di Milazzo, Barcellona P.G. e Taormina; i turni rimangono privi di personale infermieristico anche presso l’ambulanza Papardo, preferendo l’elicottero che invece necessita di un equipaggio sempre completo, creando quindi un disservizio che grava sulla popolazione. E’ il nuovo regolamento che è stato approvato dalle varie aziende che porta quindi a far scendere o non utilizzare, proprio mentre ci si divide tra la carenza di personale infermieristico e l’entrata in vigore del dlg. 161/14, il personale che per diversi anni ha garantito tale servizio. Manca perciò, a detta del sindacato infermieristico, un ver e proprio coordinamento nella gestione del personale, tanto che a tutt’oggi nella postazione di Mandalari ad esempio non è presente la figura dell’infermiere: la sola presenza del medico e dei soccorritori non rispetta le linee guida della regione Sicilia pubblicate nella G.U.R 17 del 13 aprile 2001 dove si precisa che l’infermiere sale a bordo dei mezzi di soccorso con o senza medico.
Il Nursind Messina, assistito dall’avv. F. Ferro denuncia poi anche delle anomalie nei requisiti di accesso ad alcune graduatorie e l’assenza di aggiornamenti, in controtendenza rispetto alle altre centrali operative operanti sul territorio siciliano. Il Nursind si è trovato costretto infatti a denunciare una graduatoria riguardo l’ospedale Papardo dove, personale con alle spalle un’adeguata preparazione, si è trovato tagliato fuori; il primo regolamento è stato annullato ma con il seguente, nella sostanza, sembra che nulla sia cambiato e il sindacato si è trovato costretto questa volta a denunciare tutto al Tar di Catania, di cui si attende ora l’esito mentre è pronto l’ennesimo esposto alla procura per le inefficienze e i disservizi creati alla popolazione della provincia messinese.
Serena Sframeli